mercoledì 2 luglio 2008

PROGRAMMA

Malvito Festival
Contaminazioni mediterranee
a Malvito (Cs)
dal 5 all'11 agosto 2008


5 agosto
Riccardo Veno & l’orchestra invisibile
Antonello Paliotti

ore 21.45 - piazza Matteotti


La musica di Riccardo Veno oltrepassa e trasgredisce costantemente il concetto di genere musicale. I suoni e le composizioni del sassofonista e polistrumentista napoletano tracciano confini inusitati, sorprendono ed emozionano in una incessante combinazione di musica acustica ed elettronica. Il concerto-solo è un sorprendente viaggio musicale attraverso i timbri ed i colori dei propri strumenti: la famiglia dei sassofoni, flauti indiani, flautini irlandesi e mediorientali, ed altri strumenti presenti in varie forme nella tradizione popolare di varie parti del mondo come la ciaramella e il marranzano. Grazie alle sue doti di polistrumentista e ad un sapiente uso dell’elettronica (un personale set di pedali e loop-machines che permette la sovraincisione di piu suoni), Riccardo Veno costruisce in tempo reale e nella più totale solitudine scenica le varie sezioni della sua originale ed invisibile orchestra, dando vita ad un vero e proprio percorso emozionale costantemente in bilico tra jazz e musica minimale tra world-music e sonorità trip-hop… Musica visionaria per un vero e proprio concerto-spettacolo dove ai brani composti, (il repertorio del concerto è interamente originale), si alternano trascinanti momenti di creazione istantanea.

Antonello Paliotti, nato a Napoli nel 1963, ha collaborato con Roberto De Simone alla realizzazione di: "Carmina Vivianea", "Le tarantelle del rimorso", "Populorum Progressio", "Li Turchi viaggiano" (uscito anche come cd nel 2003), "L'Opera dei Centosedici". Ma la sua notorietà è legata alla "Tarantella storta", un cd del 2001 premiato in Germania e due volte in Francia, il cui concerto è stato presentato in 14 paesi europei.
Tra le altre collaborazioni - Per il cinema: Roman Coppola, Georg Brintrup, Pappi Corsicato, Antonio Captano; per il teatro ha lavorato con Mariano Rigillo, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Cloris Brosca, Michele Monetta, Ettore Massarese.
Antonello Paliotti - chitarra e chitarra battente
Michele De Martino - mandolino e mandola
Pasquale Di Nunzio - sax alto e soprano
Raffaele Filaci - percussioni
Dario Franco - contrabbasso
Giampaolo Nigro - violoncello.

6 agosto
L’Associazione “Fausto Lippo” per il Sapere e i Saperi presenta:
Il Mediterraneo nei colori di Mimmo Sancineto
Ore 19.00 – Palazzo Lippo

7 agosto
Opa Cupa
ore 21.45 - piazza Matteotti

Il trombettista Cesare Dell’Anna, alla guida dell’esplosiva band Opa Cupa, presenta una contaminazione ampia ed eclettica che percorre con sonorità balcaniche, electrojazz e le fatiche delle processioni paesane, alimentandosi delle suggestioni più composite della cultura musicale popolare delle due sponde dell'Adriatico.
Opa Cupa è riconosciuto come il maggior gruppo balkan-jazz nel mondo.
Cesare Dell'Anna - tromba
Irene Lungo - voce
Mauro Tre - piano
Michele Minerva - basso
Sergio Quagliarella - batteria.

8 agosto
Castellaria - Spettacoli e cultura nei castelli di Calabria presenta:
Carlo Croccolo, in “Medico per forza” di Molière
(regia di Maurizio Annesi, con Marco Poli e Cristina Caldani; costumi Viviana Ginebri)
ore 21.45 - piazza Matteotti

Rappresentata per la prima volta nel 1666, Le medicin malgré lui, ovvero Il medico per forza è dopo Tartufo, la commedia di Moliére più rappresentata nel mondo, da oltre 350 anni. Questo perché è forse la macchina comica per eccellenza fatta di battute, di recitazione; fatta di regia, di movimenti, di costumi, di gesti, di abilità mimica, di tempismo. E di bastonate. Sì, tante bastonate, che sono parte integrante, quasi protagonista, di questo splendido pezzo teatrale, uno tra i più spassosi, nel suo genere, che siano mai stati scritti. Produzione Teatro San Leonardo Viterbo in collaborazione con il Teatro Comunale dell’Unione di Viterbo.


9 agosto
Ficu Fresche
Massimo Ferrante

ore 21.45 - piazza Matteotti

Ficu Fresche è un trio vocale femminile che evoca attraverso un’attenta e diretta ricerca le antiche tradizioni musicali del territorio delle “Toraglie”, un’area che si estende sulla collina a nord di Sessa Aurunca e comprende numerose e piccole frazioni in cui la vita contadina è ancora molto presente, ma molte tradizioni si stanno estinguendo; ne fanno tesoro poche anziane signore che rappresentano un ricco e prezioso patrimonio culturale.
Le Ficu Fresche si sono inserite nel mondo contadino femminile cercando di carpirne i canti, le tradizioni e l’antico sapere, attraverso una ricerca che continua tutt’oggi con l’intento di riproporre i canti attraverso una rielaborazione personale lasciandoli, però, il più possibile nella loro originalità in modo da non spezzare il filo che unisce le donne del passato a quelle del presente.
Immacolata Argento - voce e percussioni
Guidonia Caliendo - voce e percussioni
Maura Sciullo - voce e percussioni.

Nato a Joggi (a pochi chilometri da Malvito) ma cresciuto artisticamente a Napoli, Massimo Ferrante verso la fine degli anni '70 inizia il suo sodalizio con il bluesman di Villamare, Francesco Sansalone con il quale negli anni '90, insieme a Carlo Lella e Gianni Carcò, costituirà i Quattro Quatti, un gruppo vocale che spazia dal Gospel al Blues, dalla West Coast al Folk italiano e che nel 1993 partecipa alla realizzazione del cd “Vite Perdite” di Daniele Sepe. Con Sepe, nel 1995, collabora invece alla realizzazione di “Spiritus Mundi”, mentre nel ‘96 partecipa al cd “Vient' 'e mare” dei Rua Port'Alba. Dal 1996 fino al 2005, col gruppo di Sepe, partecipa a numerosi festival nazionali e internazionali. Collabora allo spettacolo teatrale "Totem" di Alessandro Baricco e Gabriele Vacis e ai Dieci comandamenti di Viviani, per la regia di Mario Martone. Canta la tarantella calabrese in Figli di Annibale di Salvatores. Nel 2005 Massimo Ferrante pubblica “U Ciucciu - Voci e suoni dal Sud Italia”, il suo primo lavoro da solista realizzato insieme ad Enrico del Gaudio. L’ultimo album di Ferrante si intitola “Ricuordi”... Il suo live è un'antologia di canti tradizionali del meridione d'italia con una veste musicale molto interessante.
Massimo Ferrante - chitarra e voce
Lutte Berg - chitarra
Francesco Perreca - fiati
Lello Petrarca - basso
Enrico Del Gaudio - batteria.

I concerti del trio Ficu Fresche e di Massimo Ferrante saranno dedicati all'Aisnaf, l’Associazione Italiana Sindromi Neurodegenerative da Accumulo di Ferro. In apertura di serata i sindaci di Rognes, Jacky Pin, e di Malvito, Fulvio Callisto, consegneranno ai ragazzi diversamente abili un nuovo minibus attrezzato per consentirgli di recarsi presso i centri riabilitativi e di socializzazione della provincia.

10 agosto
Trobairitz D’oc
Marzouk Mejri

ore 21.45 - piazza Matteotti

Trobairitz D’oc: un duo vocale insolito (Paola Lombardo e Valeria Benigni) che racconta e rinnova il prezioso patrimonio occitano di canti al femminile presente trasversalmente nelle valli occitane in Piemonte, al territorio di lingua d’Oc del Midi in Francia alla valle Aran in Spagna. Due voci sole, che colorano il repertorio di canti che traggono ispirazione dal cantar cortese delle trovatrici che, nei secoli undicesimo e dodicesimo poetavano e componevano canti. La fusione della musica popolare con linguaggi jazz rende questa proposta originale e innovativa nel panorama della musica tradizionale occitana. collaborazioni importanti, tra cui Lou Dalfin, e teatro delle forme, Ch’ambra d’Oc.

Marzouk Mejri nasce a Tebourba, centro rurale a nord ovest di Tunisi da una famiglia di musicisti. E' il padre, maestro di percussioni a instradare il suo naturale talento che lo porta a conseguire il diploma al conservatorio di Tunisi.
Attento studioso delle tradizione popolari, si perfeziona nel canto e nello studio degli strumenti a fiato (nay e zukra), mentre continua la sua ricerca nel campo delle percussioni (bendir, tar e tabla tunisina), ma è la darbuka lo strumento con il quale raggiunge livelli assoluti.
Marzouk Mejri - voce, darbouka
Charles Ferris - tromba
Ridha ben Marzouk - oud.

11 agosto
Karovana Leon: Leon Pantarei + Massimo Ferrante + Rossella Rizzaro + Nagrù
ore 21.45 - piazza Monumento

Karovana Leon è un concerto che prende spunto dall’arte di un grande specialista della percussione e che si dimensiona come un canto della mente e dello spirito, come una danza mediterranea nella quale convivono caratteri e stimoli del vicino oriente, del mondo latino ed africano ed i dialetti calabresi, visti nella loro chiave poetica e moderna. Si tratta, quindi, di far convivere tradizione e modernità, identità e senso del dialogo globale, memoria e sua rivisitazione nella chiave dell’attualità. Allo scopo Leon Pantarei, essendo impegnato con due progetti sul mercato discografico: quello di Pantarei, (gruppo etnodubreggae in dialetto calabrese, tra i più apprezzati in Italia e molto legato al nesso tra poesia, ritmo e dance), e OmParty etnojazz project, (gruppo che sul web ha già attratto l’attenzione internazionale ed in procinto di pubblicare il suo primo lavoro, che invece è più legato all’ascolto ed alle sue grandi doti di specialista della percussione in ambito jazzistico), ha inteso riunire le sue “anime” espressive, quella del ritmo e del tamburo e quella del canto in dialetto. Per far questo ha pensato di offrire uno straordinario spaccato di quelli che sono i talenti, le forze, le risorse musicali della nostra provincia, riunendo nel concetto nomade e berbero mediterraneo della Karovana il fior fiore degli artisti calabresi.
Si tratta di un concerto che saprà stimolare tutte le corde degli ascoltatori, mostrando sia il volto della Calabria folklorica come nel caso del trio Nagrù (Nessuna Alterazione Genetica Unicamente Popolare), sia voci deliziose al femminile come il caso di Rosa Martirano e Rossella Rizzaro, sia musicisti di assoluto spessore come Pasqualino Fulco e Roberto Cherillo (Omparty) o come Lutte Berg (Lutte Berg Ensemble) Fabrizio Cesare (Pantarei), con l’aggiunta, in alcune occasioni, di uno dei maggiori interpreti del folklore meridionale come il calabrese Massimo Ferrante. Ma sullo sfondo e in primo piano le percussioni e la voce di Leon Pantarei con il loro invito ad una danza globale, simultaneamente calibrata sul ritmo del corpo e su quello dell’anima: anima calabra mediterranea nel mondo.
Leon Pantarei - percussioni e voce
Pasqualino Fulco - chitarre
Roberto Cherillo - piano
special guest
Massimo Ferrante - voce, chitarra
Rossella Rizzaro - voce
& Nagrù:
Oreste Forestieri - ciaramedda, mandola, tamburello, tammorra
Nando Brusco - voce, tamburello
Biagio Accardi - chitarra, voce.

Tutti gli spettacoli sono gratuiti

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